domenica 21 luglio 2013

Scialatielli

Questo formato di pasta a mano è molto diffuso in Campania e si abbina bene ai condimenti a base di pesce, come il classico piatto "scialatielli ai frutti di mare". Nei periodi invernali viene usato anche con i fagioli o i ceci. Il loro nome si presume derivi da due parole dialettali "scialare" (godere) e "tiella-i (padella). Sono listarelle più corte degli spaghetti, più larghe e di sezione rettangolare piuttosto irregolare.


INGREDIENTI
  • metà farina di semola di grano duro
  • metà farina di grano tenero 00
  • acqua q.b.

PREPARAZIONE
Per quanto riguarda le dosi, vi consiglio di usare un pugno di farina a testa e le due farine in parti uguali (oppure in quantità leggermente superiore quella di semola se si vuole dare maggiore consistenza). La preparazione di questi tipi di impasti è semplice ma insidiosa perché il segreto è la consistenza giusta che cambia a seconda della destinazione d'uso. In questo caso la consistenza deve essere semi morbida, soprattutto se si vuole stendere la sfoglia a mano, ed è fondamentale il riposo dopo averla impastata. Quando stendete la pasta scegliete il mattarello della misura giusta e lasciate la sfoglia un po' grezza in modo che lega meglio il sugo.


Una volta preparata la sfoglia, fatela asciugare per un'oretta, poi stendete abbondante farina e avvolgete la sfoglia in modo da formare un rotolo. Poi con un coltello tagliate a striscioline, aprite con le mani e delicatamente le allargate sul tompagno o su un canovaccio. Lasciatele ad asciugare fino alla loro cottura.



ACCORGIMENTI
Tutti gli impasti dopo la preparazione hanno bisogno di riposare 15-30 minuti. Non fate asciugare troppo le sfoglie, altrimenti avrete problemi per tagliarle.

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